Siamo davvero più poveri: le stime dell’Ocse sugli stipendi nel nostro Paese | I peggiori in occidente

Brutte notizie per gli italiani: ormai non ci sono più dubbi, siamo davvero i più poveri. Ecco i risultati delle stime Ocse.

A quanto pare l’Italia è il paese che ha registrato il maggior calo degli stipendi reali. Si tratta di un dato che evidenzia la difficoltà del nostro paese, rispetto alle principali economie del mondo.

siamo davvero i più poveri: ecco perchè
Stipe Ocse: siamo davvero i più poveri – Moneystuff.it

Se alla fine dello scorso anno il calo degli stipendi registrato era del 7%, le stime previste per il 2024 parlano di un incremento degli stipendi del 3,5%. Per quanto questa possa sembrare un’ottima notizia, bisogna tenere conto del tasso di inflazione che aumenterà anch’esso del 3%.

In sostanza, l’incremento previsto sarà praticamente annullato dal tasso di inflazione. Ma quali sono le ragioni che stanno influenzando negativamente la crescita degli stipendi reali del nostro paese?

La pandemia prima e la guerra tra Russia e Ucraina poi hanno peggiorato un quadro già fortemente in difficoltà. Dopotutto, questi due grossi eventi socio-politici hanno colpito indistintamente tutti i paesi europei. Eppure il problema maggiore si è registrato per l’Italia.

Appare evidente che non ci si può più nascondere dietro la scusa del covid o del conflitto in Ucraina. Ci sono altre ragioni, che sono strettamente collegate con le contrattazioni collettive rimaste invariate a cinque anni fa.

Siamo davvero più poveri: l’Italia è il peggior paese dell’occidente

Lo studio condotto dall’Organizzazioni per la cooperazione e lo sviluppo economico non lascia più spazio ad alcun dubbio: l’Italia è uno dei paesi più poveri dell’occidente, in termini di salari.

siamo davvero i più poveri: di chi è la colpa
Italia, situazione stipendi drammatica – Moneystuff.it

In particolare, il nostro paese è quello che ha registrato il calo maggiore nel valore dei salari reali, tra le principali economie.

La cosa che preoccupa, non è tanto la maglia nera del passato, ovvero la situazione del 2022, ma le prospettive future, che non lasciano sperare nulla di buono.

Il motivo per il quale l’Italia ha i salari più bassi rispetto alle grandi economie globali è legato alla contrattazione collettiva. Ad oggi, questo sistema rappresenta un limite, perché non riesce ad adeguarsi In tempi rapidi all’andamento dell’inflazione.

Secondo quanto stabilito dai legislatori, in Italia le contrattazioni collettive dovrebbero essere rinnovate allo scadere di un triennio. In Francia e in Germania, invece, sono previsti rinnovi rispettivamente ogni anno e ogni due anni.

Bisogna poi sottolineare come la tendenza dei lavoratori italiani sia quella a “non fermarsi mai”. Negli altri paesi i lavoratori si mobilitano per giorni, fino a che non ottengono il rinnovo dei contratti: sono in grado di stare fermi tre o quattro giorni, costringendo aziende e governi a trattare.

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