Il settore dell’intrattenimento ultimamente si sta facendo forte di remake e reboot di saghe storicamente divenute famose nel tempo.
Le piattaforme streaming ad oggi hanno modificato radicalmente le abitudini di intrattenimento delle persone. Questo ha portato gli addetti ai lavori ad un cambio altrettanto radicale dei contenuti da proporre, facendo leva con sempre più insistenza su remake di titoli famosi o reboot volti a catturare l’attenzione del grande pubblico. Alle volte riuscendoci, ma altrettante volte fallendo miseramente nell’intento. Esistono casi eclatanti per entrambi gli schieramenti, ma in linea di massima è impossibile non notare il cambiamento che il mercato ha riscontrato.
All’estero si sta diffondendo sempre di più l’idea che il mercato attuale sia caratterizzato dalla riscoperta delle vecchie uscite. Da questo si può evincere l’incredibile mole di remake, reboot, sequel, prequel e via discorrendo. Tutte rivisitazioni che, in un modo o nell’altro, sono un evidente richiamo a ciò che è uscito in passato. Che sia poco o tanto tempo fa, poco cambia ai fini del discorso. L’arte del remake avviene nei campi più disparati. Di recente si è parlato tanto di videogiochi, grazie al Resident Evil 4 ambientato a Racconn City. Si tratta di un esempio piuttosto positivo, che riprende a pieno titolo le vicende avvenute nel capitolo del 2005.
Ma non è oro tutto quello che luccica, come spesso accade. Solitamente questi remake hanno solamente finalità commerciali. Il brand altamente riconoscibile riesce a vendere sempre e comunque, ma di per sé dietro queste operazioni non c’è mai una reale esigenza. E come si potrà vedere nel corso del prossimo paragrafo, non è solamente per via dei videogiochi che si parla di deriva incontrollabile delle saghe reboot. Alcuni esempi sono pervenuti anche dalle piattaforme di intrattenimento odierne come Netflix, per citarne una fra le tante.
Come funzionano i remake sulle piattaforme?
Come detto sopra, non è solo di videogiochi che bisognerebbe parlare. Parlando di serie tv, per esempio, ha fatto parecchio discutere l’uscita del prodotto “Mercoledì Addams“. Serie che riguarda un ovvio e palese focus sul personaggio di Mercoledì, a sua volta storico componente dell’altrettanto celebre Famiglia Addams. Il reboot in questione è stato super apprezzato, ma sembra anche aver dato involontariamente via ad una tendenza a rispolverare grandi classici senza alcun criterio.
Il nuovo non per forza è meglio, benché in questo caso si possa avere comunque la propria opinione. Ma una cosa è certa: coloro che cercano la varietà, per via delle nuove mode emergenti avranno molta difficoltà ad ambientarsi nel mercato.