Riforma pensioni: se non si dice addio alla legge Fornero si uscirà dal lavoro a 70 anni e con un assegno di 500 euro, la verità

Governo e sindacati continuano a discutere della riforma delle pensioni ma se non si supera la legge Fornero dovremo lavorare fino a 70 anni.

Lavorare fino a 70 anni o anche oltre per avere poi un assegno previdenziale da fame. Il futuro dei giovani potrebbe essere questo se non si supera al più presto la legge Fornero. Ecco tutti i dettagli in merito.

Riforma delle pensioni e legge Fornero
Potremo dover lavorare fino a 70 anni – Moneystuff.it

Il tema delle pensioni è tornato giustamente ad occupare il centro della scena dopo qualche mese di stop dovuto al rifinanziamento di vari bonus e al decreto Lavoro. Sindacati e Governo sono tornati a discutere di tutte le possibilità per superare la legge Fornero favorendo le uscite anticipate.

Questo consentirebbe un più facile inserimento dei giovani nelle aziende ma, al tempo stesso, visto l’aumento della vita media in Italia e la mancanza di sufficienti risorse finanziarie, rischierebbe anche di far crollare tutta l’economia. Per il momento una soluzione non si è trovata e quel che è emerso è un quadro davvero allarmante.

Riforma delle pensioni: tutta la verità

La coperta continua ad essere troppo corta per coprire bonus, sussidi e riforme. A pagare il prezzo più alto potrebbero essere gli attuali quarantenni costretti a timbrare il cartellino ancora per tre decenni se non di più.

Riforma delle pensioni, cosa accadrà
I quarantenni avranno una pensione da 500 euro – Moneystuff.it

Un recente studio condotto dalla Corte dei conti su 56.000 lavoratori dipendenti di circa 40 anni ha fatto emergere una verità sconvolgente. La maggior parte di chi è nato intorno agli anni ’80, ha uno stipendio lordo annuo che non supera i 20.000 euro. Questo cosa comporta? Bisogna fare un passo indietro per capirlo e arrivare al 1996 quando, con la riforma Dini, entrò in vigore il sistema di calcolo contributivo. Questo sistema calcola l’importo degli assegni pensionistici unicamente sulla base dei contributi versati.

Pertanto se una persona- come la maggior parte dei 40enni di oggi – ha pochi contributi perché guadagna poco e perché spesso lavora con contratti atipici, la sua pensione sarà molto bassa. Infatti è stato calcolato che chi è nato intorno agli anni ’80 avrà un assegno previdenziale di 400-500 euro al mese. Ma le brutte notizie non sono finite: è altamente probabile che, se non si riesce a superare la legge Fornero, l’età pensionabile verrà ulteriormente spostata in avanti. In futuro è probabile che le persone dovranno aspettare di aver compiuto almeno 70 anni per smettere di lavorare.

Questo per due ragioni. Il primo motivo è il progressivo allungamento della vita media: l’Inps non potrà erogare pensioni a tutti per oltre 40 anni. La seconda ragione invece risiede nel fatto che, per poter andare in pensione a 67 anni, è necessario che l’importo dell’assegno previdenziale sia pari almeno a 2,8 volte l’importo dell’Assegno sociale. Ma se lo stipendio è basso e i contributi sono pochi, sarà molto difficile raggiungere questa cifra. Di conseguenza si dovrà continuare a timbrare il cartellino fino almeno a 70 anni se non addirittura oltre.

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