Pensioni: cambia tutto ed in più arriva Quota 41 per tutti e lavoro giovanile | Controlla cosa cambia per te

Importanti cambiamenti sul fronte delle pensioni. Quota 41 torna ad occupare la scena. Vediamo insieme tutti i dettagli.

I sindacati non cedono e chiedono al Governo Meloni di procedere ad una riforma delle pensioni che, al tempo stesso, favorisca l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Si prevedono cambiamenti importanti per milioni di contribuenti.

Pensioni e quota 41
Importanti novità riguardo le pensioni -(Giorgia Meloni Facebook)- Moneystuff.it

La legge Fornero ha inchiodato il mondo del lavoro e favorito solo la disoccupazione giovanile. Questo, almeno, il pensiero dei sindacati che continuano a chiedere al Governo di promuovere misure di prepensionamento e incentivi per le assunzioni dei giovani. In effetti un’età pensionabile fissa a 67 anni con almeno 20 di contributi come vuole la legge Fornero, sicuramente non favorisce il ricambio generazionale nelle aziende, nelle scuole o in qualunque altra attività. Per il momento i sindacati sono riusciti ad ottenere la proroga di Quota 103 e di Ape sociale.

Ad oggi, invece, non è stata accolta la richiesta di ripristinare Opzione donna secondo la sua formula originaria: in pensione a 58 anni ed estesa a tutte le lavoratrici. Attualmente tale misura si rivolge unicamente a tre categorie di donne: caregiver, lavoratrici con almeno il 74% di invalidità o dipendenti di aziende in crisi e permette di andare in pensione a 60 anni, 58 solo in presenza di almeno 2 figli. Ma l’obiettivo principale dei sindacati è l’attuazione di Quota 41, non solo per chi svolge lavori usuranti ma per tutti.

Quota 41 per tutti: ecco cosa accadrà

Quota 41 sicuramente non vedrà la luce né quest’anno né il prossimo. Le casse dello Stato non consentono una riforma così importante che costerebbe,  solo il primo anno, non meno di 3 miliardi di euro. Eppure è necessario mettere mano al complicato mondo previdenziale e superare la legge Fornero entro la fine di questa legislatura.

Quota 41 per tutti
I sindacati chiedono Quota41 per tutti – Moneystuff.it

Quota 41 permetterebbe ai lavoratori di andare in pensione al raggiungimento del requisito contributivo di 41 anni, a prescindere dall’età anagrafica. Certo, potrebbe beneficiarne solo chi ha iniziato a lavorare molto giovane ma sarebbe comunque un primo passo verso il superamento dell’obbligo di lavorare fino a 67 anni. E, secondo le stime dei sindacati, favorirebbe l’ingresso di milioni di ragazzi e ragazze nel mondo del lavoro.

A tal proposito le firme sindacali chiedono al Governo Meloni di mettere in campo incentivi per le assunzioni dei giovani. Provvedimento che, tra l’altro, l’Esecutivo ha inserito nel Decreto lavoro prevedendo agevolazioni fino al 60% per le imprese che assumeranno under 30 disoccupati e che non studiano.

Per quanto riguarda Quota 41 Giorgia Meloni e il suo team frenano le richieste ma l’obiettivo da raggiungere resta comunque quello. Nel frattempo, molto probabilmente, resterà in vigore anche per il 2024 Quota 103 che permette di lasciare il lavoro con 41 anni di contributi ma non prima di aver compiuto 62 anni. Quota 103 ha preso il posto di Quota 100, la misura di prepensionamento nata in casa Lega che prevedeva l’uscita a 62 anni con soli 38 anni di contributi.

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