Pensione e pensione integrativa: tutto quello che sai è falso e rischi di stare sbagliando tutto

Negli ultimi mesi si parla tanto di pensione integrativa. Ma è davvero utile? Vediamo cosa dicono gli esperti del settore.

Molti giovani investono nella pensione integrativa destinandovi anche il Tfr. Ma è davvero utile ai fini di un assegno previdenziale più ricco? Gli esperti del settore non hanno dubbi, ecco tutti i dettagli.

Pensione e pensione integrativa
Pensione integrativa: tutto quello che c’è da sapere – Moneystuff.it

Il fenomeno delle pensioni integrative – con le banche o con le assicurazioni- non è nuovo ma mai se ne era parlato come negli ultimi mesi. Governo e sindacati ritengono che, addirittura, debbano essere dati incentivi ai giovani per pensare a forme di pensione integrativa che non siano a carico dell’Inps. Del resto quello delle pensioni è un tema scottante e la stessa riforma è stata rinviata a causa della mancanza di risorse economiche.

Pensare di dare troppo slancio alle uscite anticipate con misure come Quota 103 oppure  Quota 41, significa rischiare di mandare completamente in tilt un sistema già estremamente fragile e reso ancor più problematico dal crollo delle nascite e dell’allungamento della vita media delle persone.

Tutte queste ragioni stanno costringendo a riflettere se si possano portare avanti tutte le misure di prepensionamento che sono attualmente in vigore o se qualcuna non vada abolita o, quantomeno, ridimensionata come già accaduto a Opzione donna. L’obiettivo sarebbe estendere a tutti Quota 41 ma questa misura, solo nel primo anno, costerebbe allo Stato non meno di 4 miliardi. Per il momento, quindi, la legge Fornero è ben lungi dall’essere superata.

Pensione integrativa: ecco la verità

La pensione integrativa è un modo per trovarsi con un assegno un po’ più ricco lavorando magari qualche anno in meno. Almeno questa è la convinzione di quasi tutti. Ma è davvero così? La risposta degli esperti del settore, non lascia spazio ai dubbi.

Utilità della pensione integrativa
La pensione integrativa non è sempre utile – Moneystuff.it

La risposta è no. La pensione integrativa non serve ai giovani che hanno un posto fisso e un buono stipendio. Costoro, se andranno in pensione a 67 anni come stabilito dalla legge Fornero, e con 40 anni di contributi, avranno un assegno previdenziale pari a circa il 75% dello stipendio con il sistema contributivo puro. Gli economisti sottolineano che molti fanno previsioni pessimistiche solo perché continuano a fare il confronto con il passato, quando le pensioni erano calcolate con il sistema retributivo puro che permetteva di avere una pensione fino al 95% dello stipendio.

Naturalmente con il sistema contributivo i lavoratori ci hanno rimesso. Bisogna, però, tenere conto di un altro fattore: i ragazzi e le ragazze iniziano a lavorare sempre più tardi in modo stabile. È altamente improbabile che, negli anni a venire, tanti potranno contare su 40 anni di contributi arrivati a 67 anni. Infine gran parte dei giovani hanno carriere discontinue e lavori, spesso, pagati poco. In questi casi gli stessi esperti di Economia e previdenza ammettono che una pensione integrativa può tornare utile.

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