Parcheggiare nel condominio presso cui non si abita può essere considerato un reato a tutti gli effetti: ecco il caso che funge da esempio.
Diciamo che trovare parcheggio è una delle più grandi noie assolute, soprattutto se ci si trova in grandi città. Qui, ad esempio, ogni casa ha un parcheggio, delimitato da delle strisce di colore bianco, nella maggior parte dei casi. Ovviamente, la situazione peggiora quando in una famiglia ci sono più di un veicolo e quindi è possibile che si vada a parcheggiare anche molto lontano da casa.
La situazione, poi, si complica quando si abita all’interno dei condomini, dove bisogna fare attenzione praticamente a tutto! Infatti, forse in molti lo ignorano, ma esiste il regolamento condominiale il quale ritiene che vi siano dei criteri specifici che riguardano l’utilizzo dei parcheggi. Questo regolamento è da prendere in grande considerazione soprattutto se lo spazio è davvero piccolo.
Parcheggiare nel condominio altrui è un reato vero e proprio, ecco cosa dice la legge
Di norma si sa che un estraneo non può utilizzare le aree dei parcheggi dei condomini senza l’autorizzazione o il permesso di uno di loro. Ma a trattare più nello specifico un caso davvero interessante è una recente sentenza della Corte di Cassazione. Secondo la stessa, parcheggiare nel condominio di altri è un reato vero!
La sentenza è la numero 31700 della quinta sezione penale della Corte della Cassazione. Resa nota una settimana fa, la stessa ha sancito che chiunque si comporti in questo modo, senza autorizzazione, può essere denunciato. Questo è possibile perché vengono commessi dure reati, il primo è l’invasione degli edifici e il secondo è la violazione di domicilio.
Il caso che ha dato vita alla sentenza
Il caso preso in considerazione vede come protagonista un professionista che è titolare di un contratto di locazione per un suo studio presente all’interno di un condominio. Costui ha continuato a usufruire del parcheggio con i suoi due veicoli nonostante gli fosse stata revocata l’autorizzazione. Con una simile condotta, di fatti, si può finire nel penale anche perché ha disturbato la vita privata degli altri condomini.
Potrà sembrare una sciocchezza, una cosa di poco conto, ma non lo è affatto dato che stiamo parlando della legge. Pertanto, il professionista in questione può rischiare di essere punito con la reclusione che può andare ad uno a tre anni, oltre che essere costretto a pagare una multa. Stiamo parlando di un cifra che va dai 103 euro ai 1.032 euro!