NASPI, lamentele di migliaia di persone: qual è il problema comune

Nei giorni scorsi migliaia di disoccupati in affanno: niente NASPI per loro? Vediamo insieme cosa sta succedendo.

Migliaia di lamentele provenienti da disoccupati rimasti senza sussidi. Oggetto di diatriba non il Reddito di cittadinanza ma la Naspi. In questo articolo vi spieghiamo cosa sta succedendo.

Lamentele per la Naspi
Caos riguardo la Naspi – Moneystuff.it

Mentre i sindacati e il Centrosinistra sono sul piede di guerra per quanto riguarda l’addio al Reddito di cittadinanza, nelle ultime ore migliaia di disoccupati si stanno lamentando riguardo ad un altro sussidio: la Naspi.

La Naspi è un sussidio statale che si può ottenere se si soddisfano i seguenti requisiti:

  • essere in stato di disoccupazione;
  • aver versato almeno 13 settimane di contributi nell’arco dei 4 anni precedenti la richiesta del sussidio;
  • essere in stato di disoccupazione da massimo 68 giorni.

Pertanto l’indennità dovrà essere richiesta entro e non oltre 68 giorni dalla cessazione del rapporto lavorativo.

Naspi: ecco cosa sta succedendo

In queste ore Reddito di cittadinanza e Assegno di inclusione cedono il posto alla Naspi in termini di lamentele. Ad accanirsi contro l’Inps i lavoratori precari della scuola: quelli che, non essendo stati riconfermati, sono rimasti senza impiego dal 30 giugno.

Problemi con la Naspi
Migliaia di persone in affanno per la Naspi – Moneystuff.it

Le domande per la Naspi potevano essere inoltrate, quindi, a partire dall’1 luglio. Probabilmente per le troppe richieste e tutte negli stessi orari, il sito dell’Inps è andato in tilt e molti non sono riusciti a caricare i documenti e inviare la domanda. La situazione è andata poi migliorando ma in caso continuiate ad avere problemi sarà opportuno contattare l’assistenza Inps. Ricordiamo che la Naspi spetta a partire dall’ottavo giorno dopo la fine del rapporto lavorativo se la domanda per ottenere il sussidio viene fatta entro 8 giorni. Nel caso, invece, in cui un soggetto faccia domanda dopo più di 8 giorni, l’indennità spetterà dal giorno successivo alla presentazione della domanda.

Chi percepisce la Naspi non potrà beneficiare della carta acquisti di 382 euro che verrà erogata a partire dal 18 luglio. Questo aiuto è stato pensato per i nuclei familiari più in difficoltà, con un Isee non superiore a 15.000 e, preferibilmente, composti da almeno 3 persone di cui almeno un minore. Si tratta di una carta prepagata che potrà essere utilizzata solo nei negozi aderenti e solo per acquistare beni di prima necessità: non potrà essere utilizzata per acquistare alcolici. La Carta acquisti non è compatibile con altri sussidi come, appunto, la Naspi o il Reddito di cittadinanza.

Chi percepisce la Naspi, naturalmente, non potrà richiedere l’assegno di inclusione che, dal prossimo gennaio, prenderà il posto del Reddito di cittadinanza. Questo nuovo aiuto, infatti, si rivolgerà ai nuclei familiari composti da soggetti non occupabili: disabili, minorenni o persone con più di 60 anni. Avrà una durata di 18 mesi e sarà prorogabile per altri 12.

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