La nuora ha diritto ad una parte di eredità: cosa dice la legge e come funziona

Anche la nuora ha dei diritti successori alla morte del suocero o della suocera. In alcuni casi le spettano cifre da capogiro!

La nuora (così come il genero) non rientra tra gli eredi legittimi o legittimari, perché non è legata ai suoceri da rapporti di sangue. Ai sensi dell‘art. 78 del codice civile, ha con i familiari del coniuge un “vincolo di affinità” e, precisamente, è un affine di primo grado rispetto ai suoceri.

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In alcuni casi, la nuora può avere diritto all’eredità dei suoceri – Moneystuff.it

Alla morte di un parente, agli eredi legittimari spetta una parte dei beni del defunto, sulla base di precise quote che vengono ripartite per legge e che variano a seconda del grado di parentela e del numero degli eredi. Per esempio, se non ci sono figli, al coniuge spetta la metà del patrimonio, mentre con più figli, metà viene ripartita in parti uguali tra questi ultimi e al coniuge viene attribuito un quarto del patrimonio ereditato.

Ci sono, tuttavia, delle ipotesi eccezionali, nelle quali la nuora, per legge, potrebbe essere la destinataria di tutti i beni dei suoceri defunti o di una parte di essi. Tra l’altro, tolte le quote di legittima riservate agli eredi legittimari, i suoceri hanno piena facoltà di lasciare alla nuora i propri averi tramite testamento.

Eredità alla nuora: quando è possibile e quali sono i limiti imposti dalla normativa?

Dopo la suddivisione degli averi vincolati che costituiscono le quote di legittima, rimane la cd. quota disponibile, che il testatore può assegnare liberamente a chi vuole.

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Con il testamento i suoceri possono destinare dei beni alla nuora – Moneystuff.it

Se il suocero o la suocera fanno testamento rispettando le quote di legittima che spettano ai familiari stretti e, poi, decidono di destinare il proprio patrimonio alla nuora, quest’ultima potrà accaparrarsi una parte dell’eredità.

Esiste, tuttavia, un’ipotesi in cui alla nuora spetta l’intera eredità e, cioè, quando il suocero o la suocera non hanno coniugi, figli, nipoti o genitori al momento della morte. In questo caso, non ci sono quote di legittima e valgono unicamente le disposizioni contenute nel testamento.

Se, invece, il figlio del defunto è in vita al momento della morte del genitore, la nuora eredita insieme al marito solo se il testatore ha deciso di lasciare l’eredità ad entrambi, in maniera congiunta. Se nel testamento non è contenuta tale indicazione, alla morte del genitore il patrimonio passa solo al figlio superstite, anche se è sposato in regime di comunione dei beni; l’eredità, infatti, non fa parte della comunione matrimoniale.

Alla nuora, poi, si può destinare un lascito testamentario sotto forma di legato, invece che di una quota di eredità. Deve consistere in un bene specifico (come un immobile, un gioiello, una somma di denaro, dei titoli azionari) e non di una parte dell’eredità complessiva.

C’è, infine, una questione abbastanza peculiare, che riguarda il caso in cui la nuora sia rimasta vedova. Che fine fa l’eredità? Ai sensi degli articoli 467 e 468 del codice civile, la nuora può entrare nell’asse ereditario dei suoceri “per rappresentazione, se il marito (cioè il figlio del testatore) è morto prima dell’evento nefasto oppure se il suocero/la suocera, al momento del decesso, non hanno il coniuge o altri figli superstiti.

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