“Ho riavuto la memoria e la mia vita”: farmaco miracoloso contro l’Alzheimer, finalmente trovata la cura?

La malattia di Alzheimer è una delle malattie più subdole che esistano. Ma oggi arrivano risultati straordinari da un nuovo farmaco: una svolta epocale.

Una svolta clamorosa. Cambia in maniera epocale la lotta a uno dei mali più subdoli, la malattia di Alzheimer. Con una nuova medicina, ora sarà possibile riacquisire la memoria e le funzioni cognitive: il racconto di una donna che l’ha provata per prima e che ha avuto restituita la propria vita.

Farmaco contro Alzheimer funziona
Un nuovo farmaco per combattere l’Alzheimer foto: Ansa – Moneystuff.it

La malattia di Alzheimer è una delle malattie più subdole che esistano. Una malattia neurodegenerativa che, lentamente ma inesorabilmente, ruba la vita a chi ne è affetto. Una malattia che, evidentemente, fa soffrire chi ne è affetto, ma che provoca grande disagio e dolore anche in chi assiste i malati.

L’Alzheimer distrugge le cellule del cervello. Secondo le ultime stime, oggi colpisce circa il 5% delle persone con più di 60 anni e in Italia si stimano circa 500mila ammalati. Tra i fattori di rischio, gli esperti segnalano il colesterolo alto e il diabete, ma anche l’ipertensione.

Una malattia che va a incidere negativamente su processi cognitivi come la memoria, il ragionamento e il linguaggio. Ma adesso una grande speranza anima il mondo della scienza. Ecco il racconto, peraltro molto commovente, di una donna che è guarita con un nuovo farmaco.

Malata di Alzheimer, ha riavuto la memoria

Lei si chiama Joan Murtaugh, 77 anni, si è unita a una sperimentazione del medicinale lecanemab dopo una diagnosi di lieve deterioramento cognitivo e un alto rischio di Alzheimer nel 2017. Joan, dell’Ohio, è ancora in grado di vivere in modo indipendente e dice che la sua memoria è migliorata. La sua storia sta facendo il giro del mondo.

Farmaco regressione Alzheimer
Con questo farmaco si potrà sconfiggere l’Alzheimer foto: Ansa – Moneystuff.it

“Sono totalmente funzionale e la mia memoria è molto migliore di prima” ha detto in una intervista Joan, che è molto attiva, guida regolarmente, fa giardinaggio, cucina e legge molti libri. In una frase, ha ripreso in mano la propria vita. Il marito Larry, anch’egli 77enne, parla di farmaco miracoloso. La coppia è sposata da 14 anni e hanno un totale di otto figli e 25 nipoti.

Insorti i primi segnali di demenza, Joan ha colto al volo l’opportunità di partecipare allo studio lecanemab presso la Cleveland Clinic. Lecanemab è un farmaco anticorpale prodotto dalle società Eisai e Biogen. Funziona pompando anticorpi nel cervello che si attaccano a un tipo di proteina chiamata amiloide, che si accumula e provoca danni cerebrali nelle persone con malattia di Alzheimer.

Questi anticorpi segnalano al sistema immunitario che l’amiloide è un pericolo e le cellule immunitarie del cervello chiamate microglia le attaccano e le distruggono, proteggendo i nervi. I danni cerebrali di Joan sarebbero stato ridotti in media del 27% in 18 mesi. Si tratta del primo farmaco a dare risultati concreti e tangibili e negli Stati Uniti è stato recentemente approvato, visti gli ottimi esiti. Una svolta epocale.

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