Crypto, dopo quasi due anni negativi è pronta la svolta: cosa sta per succedere

Non tutti i mali vengono per nuocere: i due anni negativi delle Crypto potrebbero chiudersi a breve, aprendo di fatto a una vera e propria svolta.

Non è stata soltanto la pericolosissima volatilità, propria delle criptovalute, a causare il crollo di quelle monete virtuali che girano sulla Blockchain e servono per acquistare bene o servizi e scambiare valore. Bitcoin, ovviamente, in primis.

Crypto, dopo la crisi arriva la svolta
Per le blockchain forse il momento di svolta è arrivato – Moneystuff.it

È stato certamente un brutto colpo quello inferto dalla Securities and Exchange Commission (SEC), l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza delle borse valori.

L’equivalente (più o meno, con le dovute differenze) della nostra Commissione per i titoli e gli scambi ha citato in giudizio prima Binance, il più grande exchange di criptovalute, compreso il suo amministratore delegato Changpeng Zhao, poi a stretto giro di posta anche Coinbase Global, per la gestione di uno presunto “scambio illegale”. In tanti sono convinti che il suo intervento potrebbe allargarsi perfino al mercato europeo.

Le criptovalute alla riscossa

Colpi duro. Certo. Durissimi. Ma per gli investitori che credono nelle crypto possono riconsolarsi con le buone notizie che provengono da un’altra causa, quella intentata da Ripple, un network per gli scambi in valute e per invio di rimesse, proprio contro la SEC. Secondo gli influencer delle criptovalute e i sostenitori di Ripple che seguono da vicino la causa, è prevista una sentenza prima del 30 settembre di quest’anno, ma si potrebbe arrivare anche a un accordo tra le parti, che rappresenterebbe comunque un successo per Ripple, con tutti ciò che ne consegue: un aumento della domanda a ridosso della sentenza.

Per le criptovalute è arrivato il momento della riscossa
Bitcoin e soci, arriva il momento di superare la crisi – MoneyStuff.it

Insomma, non sarebbe per niente affatto scontato, come sostiene la SEC, che Ripple Labs abbia venduto XRP come titolo non registrato, e quella richiesta di provvedimento ingiuntivo e un risarcimento monetario potrebbe non avvenire mai. Se così fosse, il mondo delle criptovalute potrebbe certamente tornare a miglior vita, dopo un biennio francamente molto complesso. Insomma quanto accaduto lo scorso 13 giugno, giorno nel quale sono stati rilasciati i documenti ufficiali relativi al discorso di William Hinman, ex chairman della SEC.

Documenti che aprirebbero nuovi orizzonti nella battaglia Ripple-SEC, per nulla affatto scontati. Già, propri così: in quel discorsi, sono state minate le certezze della Securities and Exchange Commission, dimostrando che Hinman, all’epoca direttore della Division of Corporation Finance della SEC, aveva concluso che Bitcoin non fosse un titolo, dando chiarezza legale sia ai bitcoin sia ad altre crypto, rendendo più probabile l’approvazione degli ETF del settore. Il “caso” Ripple, insomma, non solo solleva dubbi sull’applicazione delle leggi della SEC, ma potrebbe diventare un volano per la rinascita delle crypto.

Impostazioni privacy