Contratto a tempo determinato, le novità del 2023: cosa cambia per la durata e il rinnovo

Ecco quali saranno le novità circa il contratto a tempo determinato, tra durata e normative in dirittura d’arrivo.

Il contratto a tempo determinato incontrerà delle normative totalmente aggiornate lungo il suo cammino. Coloro che ne sono firmatari o che sono destinati a diventarlo, dovranno informarsi adeguatamente sulle nuove condizioni che a breve entreranno in vigore.

Novità per i contratti
Contratto determinato: cosa cambierà? – Moneystuff.it

Esistono a tal proposito varie casistiche molto interessanti da analizzare. Una di queste riguarda il caso di superamento della data. Molti utenti, giustamente, si sono chiesti cosa potrebbe succedere se la durata minima indicata nel contratto venisse superata. In questo caso esiste una spiegazione pratica a quanto appena elencato. Se si supera la durata di 24 mesi, entra in vigore la trasformazione automatica a contratto indeterminato. Questo indica così una maggiore tutela per il lavoratore, così come una maggiore garanzia per l’azienda che si fa carico dell’assunzione del suo dipendente. Ma non è affatto finita qui.

Non tutti i contratti a tempo determinato rientreranno nelle novità che a breve elencheremo per intero. Per esempio Pubblica Amministrazione o sedi universitarie. Saranno trattamenti a loro stanti, che non riguarderanno dunque la maggior parte dei contratti in essere attualmente in circolazione. Le novità risiederanno dunque altrove, presumibilmente.

Il contratto a tempo determinato dovrà essere per forza prorogato entro i primi 12 mesi. Diversamente, come detto sopra, ci sarà il passaggio al livello successivo. Queste proroghe fanno riferimento soltanto ai contratti firmati dopo la data del 5 maggio, che riguarda la revisione fatta proprio in tempi recenti. Non sarà dunque una formula retroattiva. Ci saranno inoltre delle causali, oltre le quali non sarà possibile modificare il contratto in attivo. Ma di queste, essendo un elenco nutrito, se ne parlerà nel corso del prossimo paragrafo.

Causali per i contratti determinati

La prima causale di cui è doveroso parlare, riguarda delle esigenze particolari indicate all’interno dei CCNL della professione di riferimento. Un’altra causale riguarda un comune accordo tra le parti, dovuto dunque a particolari esigenze tra azienda e dipendente. Sono casi che si verificano di continuo, per i quali si è resa necessaria una precisazione.

Regole del contratto determinato
Contratto determinato: in che modo le novità impatteranno sui dipendenti? – Moneystuff.it

Ultimo ma non ultimo, il punto riguardante la potenziale sostituzione di un dipendente. Situazione molto comune che in questo caso andrebbe a prevedere l’alterazione del contratto a tempo determinato. Ma solo al fronte di determinati requisiti di tempo, come accennato nel corso dello scorso paragrafo.

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