Milioni di italiani sono sedentari per questioni sociali ed economiche. Dall’Italia ecco un bonus per incentivarli a iscriversi in palestra e piscina.
Mens sana in corpore sano, dicevano i romani. Già dall’antichità sono conosciuti i molteplici benefici dello sport e dell’attività fisica. Tuttavia, purtroppo, non tutti possono permettersi di iscriversi in palestra o fare attività sportive. Stando ad una recente statistica condotta dall’Istituto superiore di Sanità, gli italiani sedentari sono il 35,2%, con una quota che sale al 39,4% tra le donne, contro il 30,8% negli uomini. I ragazzi dai 3 ai 17 anni che non praticano sport, secondo l’Istat, sono il 22,7% della popolazione.
Le cause della sedentarietà sono molteplici. Dalla mancanza di tempo libero, pigrizia e abitudini sbagliate, cause sociali, ma importanti sono anche quelle economiche e culturali. Tra le cause di natura culturale c’è la mancanza di consapevolezza degli italiani, che ancora oggi sottovalutano i rischi della sedentarietà, la quale comporta problematiche anche serie alla salute. Queste ultime vanno dalle malattie cardio vascolari, al diabete, all’eccesso di peso.
Poi ci sono quelle legate al reddito, dove purtroppo tante persone, anche bambini, rinunciano allo sport per problemi di natura economica. Per questo motivo ora esiste il bonus che rimuove almeno gli ostacoli economici che tengono gli italiani lontani dalle palestre perché non possono permettersi un abbonamento né per i loro figli né per loro stessi.
Arriva il bonus per palestra e piscina, come richiederlo
Il Dipartimento dello Sport ha aperto una piattaforma che consente alle persone di chiedere dei contributi a fondo perduto per iscriversi in piscina e palestra. Il sito è stato sviluppato insieme al Ministero dell’Economia delle Finanze e consente alle persone di presentare le richieste entro un breve periodo o poco più di poche settimane. L’obiettivo è quello di rendere agevole l’accesso al bonus erogato dal Governo.
Gli interessati possono compilare la piattaforma in modo semplice e veloce e ricevere così un aiuto per potersi iscrivere in palestra o in piscina. Si tratta di un primo passo che l’Italia sta facendo per incoraggiare l’attività fisica e lo sport, proprio per superare quel gap nell’accesso della pratica sportiva con il resto d’Europa. Infatti, negli altri paesi le percentuali di chi è attivo sono sensibilmente più alte anche grazie al maggior impegno delle società di garantire l’equo accesso allo sport da parte di bambini e adulti di ogni ceto.
Questo si aggiunge all’aiuto agli operatori di impianti sportivi e associazioni, con risorse erogate ad ASD e SSD, ovvero quelle società iscritte al Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche. Il decreto è stato approvato il 24 marzo scorso, assieme alle risorse per accedere al bonus. Questo rappresenta un altro valido supporto per supportare lo sport e la sopravvivenza di tantissime associazioni, molto importanti per promuovere il benessere fisico di giovani e meno giovani.