Attenzione a consegnare il proprio IBAN, incredibile cosa fanno al tuo conto corrente

Non dare il tuo codice IBAN a chiunque: ecco cosa potrebbe farci, rischi guai seri.

Immagina la scena: ti arriva una notifica sul telefono che ti segnala un pagamento periodico dal tuo conto corrente a favore di un venditore Amazon. Ma aspetta un attimo, non hai autorizzato nulla! Immediatamente ti rivolgi al tuo consulente bancario che ti fa capire che potresti aver rivelato per errore il tuo codice IBAN a qualche farabutto.

rischi codice iban
Quali truffe è possibile mettere a segno con in mano il solo codice IBAN? Possono addebitarti dei pagamenti? – Moneystuff.it

Ma come può essere possibile? Che tipo di stregoneria può permettere a qualcuno di prelevare denaro dal tuo conto semplicemente conoscendo il tuo IBAN? E, inoltre, quali rischi corriamo condividendo il nostro IBAN e le informazioni personali? 

L’IBAN e la privacy

Prima capiamo di cosa stiamo parlando. L’IBAN, acronimo di International Bank Account Number, è una stringa unica di  27 caratteri alfanumerici che identifica il tuo conto corrente. È una specie di passaporto bancario, che facilita le operazioni bancarie sia entrata che in uscita.

In quanto tale, questo codice è un vero e proprio dato personale, al pari di quelli anagrafici, ma ciò non vuol dire che esso fornisce la tua identità in quanto intestatario: esso indica solo il numero del conto e la banca che lo gestisce, e non può essere usato in alcun modo per rintracciarti.

tentativo di phishing
Il solo IBAN non può essere usato per rintracciarti, ma attento ai tentativi di phishing – Moneystuff.it

Il fatto che sia considerato un dato personale significa che è protetto dalla legge sulla privacy, e quindi non può essere pubblicato o condiviso senza il tuo consenso. Nel caso in cui ciò si verifichi, hai tutto il diritto di richiedere un risarcimento dei danni, anche se non si verifica un danno reale (come può essere un addebito sul tuo conto).

Ma torniamo alla domanda cruciale: può un terzo effettuare un pagamento periodico dal tuo conto solo conoscendo il tuo IBAN? La risposta è un “sì” condizionato. Un malintenzionato potrebbe presentare una richiesta di addebito alla tua banca, ma tu devi sempre autorizzare tale richiesta. Senza il tuo consenso, non può esserci addebito.

L’IBAN da solo non permette prelievi non autorizzati, ma attenzione ai dati di accesso e alle credenziali

Ma attenzione, perché l’autorizzazione può essere data per iscritto o attraverso sistemi informatici. Sai già dove andiamo a parare, vero? La truffa va in porto se qualcuno riesce a falsificare la tua firma o ad accedere al tuo account bancario online, per poi effettuare un pagamento periodico a tuo carico. Ciò può avvenire a seguito di un’operazione chiamata phishing, in cui il malintenzionato ti sottrae dati personali come le credenziali e dati d’accesso fingendosi un ente affidabile durante uno scambio di informazioni. Quindi, devi fare attenzione solo a questo! Chiaramente si tratterebbe di un reato, per il quale avresti diritto alla restituzione dei soldi.

Allora, qual è il rischio di condividere il tuo IBAN? Semplice: nessuno. Anche se un malintenzionato dovesse ottenere il tuo IBAN, tutto ciò che potrebbe fare sarebbe effettuare un pagamento a tuo favore, e nessun prelievo non autorizzato può avvenire solo con l’IBAN. Altrimenti nessuno indicherebbe il proprio IBAN sulle fatture o sui siti web, non trovi? Inoltre, l’IBAN non presenta rischi nemmeno se abbinato alle tue informazioni personali. Anche se può rivelare il numero del tuo conto corrente, non permette prelievi.

Il vero pericolo arriva solo se le tue credenziali di accesso all’home banking cadono nelle mani sbagliate permettendo ad un truffatore di operare sul tuo conto, essendosi appropriato delle tue credenziali o dati di accesso. Anche in quel caso, però, le banche tutelano i loro clienti adottando vari livelli di sicurezza che rendono molto difficile l’accesso non autorizzato.

Impostazioni privacy