Assegno di invalidità ordinario: 3 cose che devi sapere per ottenere l’accredito INPS

Molti non sanno come funziona l’assegno ordinario di invalidità. In questo articolo vi spieghiamo 3 cose fondamentali.

Vige ancora molta confusione riguardo l’assegno ordinario di invalidità. Vediamo insieme a chi spetta, come si calcola e altre informazioni importantissime.

Che cos'è l'assegno di invalidità ordinario
Assegno ordinario di invalidità-(Ansa foto)- Moneystuff.it

 

La prima cosa da sapere è che l’assegno ordinario di invalidità non è la pensione di invalidità. Quest’ultima viene erogata solo agli invalidi che non hanno contributi e, al raggiungimento dei 67 anni, viene trasformata automaticamente in assegno sociale. Per ottenere l’assegno ordinario di invalidità, invece, è necessario avere almeno 5 anni di contributi di cui almeno 3 maturati da non oltre cinque anni nel momento in cui si fa richiesta per ottenere la prestazione.

L’assegno ordinario di invalidità spetta a coloro che hanno una disabilità certificata pari almeno al 67%. L’importo può essere calcolato con il sistema contributivo puro oppure con il sistema misto, a seconda di quando il soggetto invalido ha versato i contributi : se tutti i contributi sono stati versati dopo  il 1996 allora verrà applicato il sistema di calcolo contributivo puro, diversamente l’assegno pensionistico verrà calcolato con il sistema misto. L’assegno ordinario di invalidità dura tre anni ma dopo il terzo rinnovo diventa permanente.

Assegno ordinario di invalidità: 3 cose da sapere

Dette le cose essenziali, ci sono tre informazioni riguardo l’assegno ordinario di invalidità che pochi conoscono ma che sono determinati ai fini della pensione. Vediamo di cosa si tratta.

Come funziona l'assegno di invalidità
Tre cose da sapere sull’assegno di invalidità/ Moneystuff.it

 

  • In primo luogo è bene sapere che, essendo un trattamento che prevede il versamento di contributi, l’assegno ordinario di invalidità prevede anche la quattordicesima. Questa prestazione, infatti, spetta ai pensionati che hanno almeno 64 anni e la cui pensione è fino a due volte l’assegno sociale. La quattordicesima spetta sia a chi percepisce la pensione di vecchiaia, sia a chi percepisce l’assegno ordinario di invalidità o la pensione di reversibilità.
  • Seconda informazione utile: se il livello di invalidità certificata arriva almeno all’80%, l’assegno ordinario di invalidità può trasformarsi in pensione anticipata. I lavoratori dipendenti con un’invalidità pari o superiore all’80% possono andare in pensione a 61 anni se uomini o 56 anni se donne. Se l’invalidità, però, riguarda la vista, allora l’età pensionabile scende a 56 anni per gli uomini e 51 per le donne.
  • Terza e ultima cosa da sapere: l‘assegno ordinario di invalidità non può mai trasformarsi in pensione ordinaria anticipata. Pertanto anche qualora un percettore raggiungesse i 42 anni e 10 mesi di contributi  – o 41 anni e 10 mesi per le donne – non potrà ricevere la pensione di vecchiaia finché non avrà compiuto 67 anni. Fatto salvo- come spiegato sopra – i casi in cui l’invalidità fosse almeno dell’80%.

Ricordiamo anche che chi percepisce l’assegno ordinario di invalidità può continuare a lavorare. Per ogni anno lavorato dopo la certificazione dell’invalidità da parte dell’Inps, il dipendente maturerà due mesi di sconto utili ai fini del prepensionamento.

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