Arriva il ravvedimento speciale: come funziona e le novità del Fisco | Attenzione a cifre e tempi

L’Agenzia delle Entrate ha fornito una serie di chiarimenti legati al ravvedimento speciale. Attenzione alle cifre da versare e alle tempistiche da rispettare.

Ci sono novità importanti in materia di ravvedimento speciale ed è stata proprio l’Agenzia delle Entrate a segnalarle. Lo ha fatto con una FAQ pubblicata sul sito web nella quale fornisce una serie di indicazioni sul ravvedimento legato al Decreto Bollette e in particolare sulle nuove scadenze previste dal DL 34/2023.

Cos'è il ravvedimento speciale e quali sono le nuove scadenze
Tutte le novità sul ravvedimento speciale approvate col decreto bollette – Foto Ansa – Moneystuff.it

Sottolineando che esse si applicano anche a chi ha effettuato il pagamento della prima rata della sanatoria alla data del 31 marzo. Per loro si tratta di un’importante novità dal momento che potranno in tal modo approfittare di termini di pagamento delle successive rate più dilatati rispetto a quanto previsto in precedenza, oltre al fatto che sarà posticipata anche la decorrenza degli interessi.

Ravvedimento speciale, cos’è e come è cambiato con il Decreto Bollette

Ricordiamo che con i commi da 174 a 178 della Legge n°197/2022, Legge di Bilancio 2023 viene descritto il ravvedimento speciale come una misura della pace fiscale e va a riguardare le violazioni legate a dichiarazioni ‘validamente presentate’ relative sia al periodo d’imposta 2021 che ai precedenti. Il contribuente può sfruttare il ravvedimento speciale per sanare anche le irregolarità legate alle dichiarazioni tardive, presentate cioè al di fuori dai 90 giorni successivi alla scadenza.

Il ravvedimento speciale: cosa cambia per chi ha pagato la prima rata
decreto bollette e scadenze: tutte le date delle rate da pagare – Foto Ansa – Moneystuff.it

Il pagamento prevede di versare un diciottesimo del minimo edittale delle sanzioni irrogabili, l’imposta e gli interessi. L’attivazione del ravvedimento speciale, come accade per quello ordinario, può avvenire solo nel caso in cui alla data del versamento non siano state contestate le violazioni con un atto di accertamento, di liquidazione o di recupero o ancora con una contestazione e irrogazione di sanzioni.

Le nuove rate per i pagamenti

Ciò che è stato mutato con il Decreto Bollette sono le scadenze: la prima rata potrà infatti essere versata entro il 30 settembre, pertanto è stata spostata la precedenza scadenza del 31 marzo. Allo stesso modo entro il 30 settembre potrà essere effettuata anche la rimozione della violazione commessa.

Infine chi ha già pagato la prima rata facendolo dunque prima che modifiche entrassero in vigore potrà sfruttare i nuovi termini di pagamento previsti per le altre rate ovvero il 31 ottobre ed il 30 novembre 2023. Sono otto le rate complessive previste: dopo le prime tre seguiranno quelle con scadenza 20 dicembre 2023, 31 marzo 2024, 30 giugno 2024, 30 settembre 2024 e 20 dicembre 2024. Gli interessi previsti ammontano al 2% annuo.

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