Affitto, cosa succede se il proprietario della casa vende improvvisamente?

Cosa succede a chi paga l’affitto se il proprietario dovesse vendere casa? Ecco i diritti e doveri dell’inquilino, proprietario e nuovo locatore.

Trovare casa in affitto e, soprattutto, il locatario di fiducia diventa sempre più difficile. Questo perché, purtroppo, avvengono ancora contratti non in regola e parecchie fregature. Chi sceglie di vivere in affitto questo lo sa bene, mentre chi cerca casa rischia di scoraggiarsi. Tuttavia, se il contratto è regolare sia il locatario che il locatore hanno delle maggiori tutele e chi prende casa in affitto può dormire sonni tranquilli.

Affitti, cosa succede se proprietario vende la casa
Cosa succede se il locatore vende casa mentre vive dentro l’inquilino – Moneystuff.it

I contratti di affitto sono regolati da norme che tutelano il godimento del bene da parte di chi prende casa per usufruirne in un determinato momento stabilito bilateralmente nel contratto. Può succedere che un giorno il locatore decida di non affittare più la sua abitazione e che decida di metterla in vendita anche quando è occupata dall’inquilino. Questa è un’evenienza che succede spesso, anche perché il proprietario può aver bisogno di maggiori liquidità. Ecco cosa dice la legge in merito.

Cosa succede se il locatore vende casa con l’inquilino dentro

La vendita di una casa può dare molte preoccupazioni a chi vive in affitto. Può succedere in qualunque momento, anche prima della scadenza del contratto di locazione, perché il proprietario è libero di vendere casa. Questo può comportare ansia, poiché si teme di dover cercare un’altra abitazione e di finire per strada da un momento all’altro. Tuttavia non è proprio così. Il proprietario è tenuto obbligatoriamente l’acquirente che è presente l’inquilino dentro l’immobile, altrimenti il contratto può essere risolto per inadempimento da quest’ultimo.

vendita della casa, chi è in affitto è tutelato?
I diritti dell’inquilino – Moneystuff.it

L’inquilino non è tenuto a partecipare al rogito, in quanto l’atto di compravendita avviene tra i due soggetti interessati al contratto. Tuttavia quest’ultimo ha diritto di essere informato di un atto di compravendita in corso perché deve sapere a chi dovrà pagare il canone d’affitto o se cesserà. Se questo non accade, ovvero non gli viene comunicata la compravendita della casa, può succedere che l’inquilino può continuare a pagare il vecchio proprietario ed è liberato da ogni obbligo come il pagamento del canone al nuovo proprietario.

Il contratto di affitto non cambia, ma cambia solo il proprietario che dovrà riscuotere il canone. L’articolo 1599 del codice civile prevede che il locatario va tutelato, in modo che non cambi né l’importo del canone né la scadenza. Il nuovo locatore deve dare la disdetta di sei mesi prima dell’automatico rinnovo del contratto, come avrebbe fatto il vecchio proprietario della casa. In. poche parole, non può buttarti fuori di casa solo perché ha comprato la casa.

Le cose cambiano se l’affitto è in nero. Qui le cose si aggravano, perché il nuovo proprietario può sfrattare l’inquilino dal momento all’altro senza rispettare la data di scadenza o appellarsi all’occupazione senza titolo. Dunque, il nuovo proprietario non può recedere dal contratto anche se il venditore non lo ha informato della presenza dell’inquilino e dovrà dunque attendere la disdetta almeno 6 mesi prima.

I doveri esistono anche per l’inquilino. Questo dovrà attendere la data di scadenza per recedere dal contratto con lo stesso periodo: sei mesi. Inoltre, il motivo deve essere valido che non esisteva al momento della firma del contratto. Ad esempio, un trasferimento lavorativo. Non deve dipendere dalla volontà del conduttore o se non può proseguire il contratto. Per quanto riguarda i debiti di locazione sopraggiunti prima della compravendita, questi sono nei confronti del vecchio locatore.

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