Ci sarebbero degli atteggiamenti tipici messi in atto inconsapevolmente dalle persone dotate di una grande intelligenza emotiva. Ecco quali sono.
Le persone non sono tutti uguali, alcune sono dotate di un’intelligenza emotiva particolarmente sviluppata. Quest’ultima accomunerebbe diverse persone che si contraddistinguono per capacità davvero uniche nel loro genere.
Ci sarebbero dei trucchi molto sottili e inconsci, che messi in pratica da queste persone che le rendono emotivamente più intelligenti. In primis l’intelligenza emotiva richiede una capacità strategica di ascolto che non è tipica di tutti. Soprattutto quando si tratta di argomenti e situazioni delicate chi riesce meglio a tenere una conversazione è colui o colei che ha una certa e innata calma per farlo.
La voce di chi è calmo e senza ansia, non esprime fretta ed è capace di attirare e portare chiunque verso di sé. Tale calma, inesorabilmente, può influire positivamente sugli altri creando non solo un’atmosfera rilassata, ma confortante e soprattutto accomodante.
Quando si parla questi tre aspetti possono fare davvero la differenza e innescare meccanismi psicologici
Non tutti attraverso l’atto di parlare hanno lo stesso effetto sulle persone. Anzi il rischio, a volte, è proprio quello di ottenere un riscontro negativo. Nel parlare il tono di voce, la calma, il modo di scandire le parole accompagnate da movimenti del corpo carismatici e sinuosi può fare la differenza.
Parlare piano e senza mettere ansia. Innanzitutto chi parla in modo da rassicurare gli altri, utilizzando il massimo della serietà e allo stesso tempo rispettando i tempi di risposta altrui, va a creare un legame, un riscontro positivo. Si va ad ottenere, così, una sorta di fidelizzazione. Chi agisce con calma ottiene calma. Il cervello è facilmente plasmabile. Infatti, chi ha modo di intavolare placide conversazione riesce a sua volta a tranquillizzarsi.
Insinuare qualcosa ponendo (elegantemente) etichette. Per poter affascinare l’interlocutore, la persona dotata di intelligenza emotiva utilizza farsi particolari. Frasi che iniziano con: “Sembra che tu sia…”, aiutano l’altro a confermare o smentire il suo stato d’animo. Si fornisce così la strumentazione per dar vita a un discorso concludente.
Trasformare in domande le affermazioni altrui. Ebbene, quando ci si trova a parlare con qualcuno dal quale vogliamo ottenere delle informazioni, è possibile trasformare le affermazioni altrui in domande. Se l’altro confessasse di essere sopraffatto sarebbe utile poter ripetere tale affermazione trasformandola in domanda. Questo mantiene alta l’attenzione da parte di entrambi gli interlocutori e aiuta a focalizzarsi meglio sul problema da affrontare.